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Come sarà la pubblicità del futuro?

Nel 2017, le entrate delle campagne pubblicitarie di Google hanno superato i 95 miliardi di dollari, mentre Facebook ha superato i 39 miliardi. È circa il 25 percento delle spese pubblicitarie in tutto il mondo.

 

Date queste premesse ci si può chiedere come sarà il futuro della pubblicità. In questo articolo proveremo a rispondere proprio a questa domanda.

Il Social media marketing tra non molto scomparirà

Alimentato da piattaforme di e-commerce open source, dispositivi mobili e progressi nei metodi di pagamento online, il social media marketing ha ormai praticamente sostituito l’intero settore della pubblicità tradizionale, ma la cosa più impressionante è che è stato capace di farlo in meno di quindici anni.

E le cifre di denaro sono davvero enormi. Nel 2018, l’industria pubblicitaria globale ha superato i 550 miliardi di dollari, portando la valutazione di Google oltre i 700 miliardi di dollari, e quella di Facebook oltre i 500 miliardi di dollari.

Ma l’avvento di nuove tecnologie nel settore farà cambiare ancora la pubblicità. Certo, è probabile che diventi un po’ più invasiva e molto più personalizzata. Eppure anche questa fase non durerà. Non molto tempo dopo, probabilmente nell’arco di 10-12 anni, l’intero mercato del social media marketing svanirà.

Pubblicità con la realtà aumentata

La convergenza della connettività 5G, degli occhiali per realtà aumentata, dei micro sensori disseminati ovunque e della potente intelligenza artificiale, porterà la pubblicità ovunque. Come altre informazioni anche quelle promozionali saranno sovrapposte agli ambienti fisici.

Sia entrando nei negozi che muovendoci in delle case private i visori di realtà aumentata (AR) potranno sovrapporre alla realtà visibile dei contenuti interattivi di natura promozionale che permetteranno di vivere un’esperienza di shopping estremamente diversa da quella attuale.

Il motore di ricerca si sposta nella realtà stessa

La prima versione di questa nuova tecnologia è di fatto già disponibile. Conosciuta come “ricerca visiva”, la funzione è stata testata da diverse aziende. Ad esempio, la partnership tra Snapchat e Amazon vi consente di puntare la fotocamera verso un oggetto e ottenere un link che mostra il prodotto o qualcosa di simile, pronto per essere acquistato online. Anche Pinterest ha degli strumenti di ricerca visiva, come Shop the Look.

Dal 2017, Google ha lanciato Lens un motore di ricerca visuale. Non si limita a identificare i prodotti in vendita: “legge” un intero paesaggio. In modo da farvi imparare tutto quello che volete sugli oggetti e sulla realtà che vi circondano.

Anche Ikea è entrata in questo settore con la sua app AR che vi permette di mappare il vostro salotto, creandone una versione digitale con dimensioni esatte. Avete bisogno di un nuovo tavolino? La tecnologia vi consente di provare diversi stili e dimensioni. La vostra scelta innesca un pagamento intelligente, e alla fine ci ritrovate il tavolino Ikea a casa.

Tutta questa proliferazione di strumenti per la ricerca visiva ha migliorato rapidamente la tecnologia. Man mano che le persone usano questi strumenti, l’intelligenza artificiale che li guida si addestra e si perfeziona. Nell’autunno dello scorso anno le ricerche visive hanno già superato il miliardo di richieste al mese.

La fine della pubblicità come la conosciamo

I pubblicitari di tutte le epoche hanno sempre avuto lo stesso obiettivo: farti conoscere un prodotto o un servizio. E fartelo conoscere bene, per convincerti ad acquistarlo. Il futuro della pubblicità potrebbe però essere molto diverso.

Perché in futuro potremmo non essere più noi a prendere le decisioni di acquisto, ma saremo aiutati da un factotum virtuale che ci farà da assistente allo shopping. Sarà lui a valutare i prodotti in base ai calcoli dei suoi algoritmi e molti acquisti verranno gestiti direttamente da lui. Per queste ragioni la pubblicità attuale non avrà più ragione di esistere.

Conclusioni

Nel corso dei prossimi dieci anni la pubblicità del futuro sarà iper personalizzata, raccogliendo le nostre preferenze da una enorme massa di dati quotidiani e sovrapponendosi digitalmente al nostro mondo, grazie alla realtà aumentata.

Successivamente, andremo verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale farà una parte, sempre crescente, delle nostre scelte di acquisto. Se lo vorremo, ci sorprenderà con prodotti e servizi che non sapevamo nemmeno di volere. Oppure gestirà solo la quotidianità.

In ogni caso, è un cambiamento che promette di cambiare tutti gli schemi conosciuti oggi e la pubblicità come la conosciamo potrebbe sparire del tutto.

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