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Tre bandi per i concorsi scuola escono a febbraio

Il Miur ha l’obiettivo di pubblicare a febbraio tre dei quattro bandi, quello straordinario per 24mila docenti si concluderà prima.

Il nuovo Ministro dell'istruzione Lucia Azzolina è intenzionata a pubblicare tre dei quattro bandi entro febbraio: si tratta dei due bandi per le scuole superiori e di quello per l'infanzia e le primarie. L'altro bando, quello per i professori di religione, partirà a marzo o aprile.

Sul piatto ci sono tra i 62 e i 64mila posti di lavoro per insegnanti, senza considerare i posti riservati all'assunzione dei professori di religione che ammontano a 5 mila. La selezione per questi sarà regionale. I tempi e le modalità saranno diverse per ciascun bando, sebbene l’obbiettivo sia quello di coprire solo i posti vacanti.

Tempistica dei bandi e prove per i concorsi

Per quanto riguarda la tempistica dei bandi, il primo ad essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dovrebbe essere il concorso ordinario per infanzia e primaria per 13-15 mila posti.

Lo stesso dovrebbe essere articolato in una prova preselettiva, in uno scritto e in un orale.

I concorsi per medie e superiori dovranno essere banditi insieme a febbraio. Una selezione sarà però straordinaria (dove sono previsti 24mila posti) ovvero sarà riservata ai precari con almeno tre anni di servizio maturati tra l’anno scolastico 2008/2009 e l'anno scolastico 2019/20. Quanto alle prove concorsuali non ci sarà una preselezione, ma si inizierà direttamente con una prova scritta a risposta multipla al pc e un orale per chi ottenga i 7/10.

L’altra procedura selettiva, chiamata "ordinaria" (per un totale di altri 25mila posti) è riservata a tutti i neolaureati che abbiano conseguito i 24 Cfu. Per tale procedura, a seconda del numero di domande, potrebbe esserci anche una pre-selezione nelle singole regioni. Dopo la pubblicazione dei bandi, occorre attendere almeno 30 giorni per la presentazione delle istanze. Di questi tre concorsi, solo quello straordinario per i precari delle medie e superiori dovrebbe concludersi entro l'estate, in modo tale che gli insegnanti vincitori possano sedersi in cattedra già da settembre 2020.

Per gli altri bandi bisognerà aspettare settembre 2021. Lucia Azzolina ha inoltre precisato che per i docenti la formazione deve essere obbligatoria e che essi devono essere reclutati a livello nazionale. Proprio per venire incontro alle necessità delle regioni del Nord dove vi sono più posti vacanti, nel decreto scuola è stata anche introdotta una norma che porta avanti il concetto della continuità didattica: ovvero i professori dovranno restare per almeno cinque anni continuativamente nella stessa cattedra.

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