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Ricerca Linkedin su lavoro e carriera: gli italiani sono i più pessimisti al mondo

Per quanto riguarda la percezione delle opportunità di accesso al mercato del lavoro, tra i 22 paesi soggetti dello studio di Linkedin l’Italia si piazza all’ultimo posto.

 

Sulle opportunità di accesso al mercato del lavoro è emerso chiaramente che gli italiani sono molto pessimisti, tra i più pessimisti al mondo. Lo ha rivelato l’Opportunity Index 2020 di Linkedin, indice che definisce come le persone percepiscono le opportunità e, soprattutto, le barriere che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi sul lavoro e nella vita. Per la ricerca, appena pubblicata dal social network professionale, sono stati intervistati oltre 30mila adulti tra i 18 e 65 anni di 22 paesi nel mondo, tra cui l’Italia.

Il nostro Paese ha ottenuto il punteggio più basso a livello mondiale, piazzandosi al 22° posto nella valutazione della percezione della “disponibilità di opportunità sul mercato”. Mentre rispetto alla “fiducia nel successo”, l’Italia si è classificata al 21° posto a livello globale, in penultima posizione.

Dalla ricerca è emerso che in media le persone in tutto il mondo vogliono trovare opportunità che permettano loro di perseguire le proprie passioni e di trovare un equilibrio tra vita professionale e privata anche grazie ad un lavoro sicuro. Tuttavia, le persone generalmente ritengono che la mancanza di risorse finanziarie, l'invecchiamento e le difficili condizioni del mercato del lavoro ostacolino la realizzazione di tali aspirazioni. Ostacoli che a quanto pare sono molto presenti per gli italiani.

Quello che serve per sentirsi realizzati nella vita
Comunque, secondo Linkedin anche se gli italiani non condividono il livello di ottimismo del resto del mondo rispetto alla disponibilità di opportunità sul mercato, essi sono convinti che impegnarsi nel lavoro (per l’81%) e acquisire un livello di istruzione superiore (80%) siano gli aspetti più importanti per riuscire a superare questi ostacoli e realizzarsi nella vita. Seguono inoltre la disponibilità ad accettare il cambiamento (75%) e la partià di accesso alle opportunità (75%).  Anche a livello mondiale l’impegno nel lavoro è visto come la principale fonte di realizzazione (81%), seguita dalla disponibilità al cambiamento (80%) e dalla giusta rete di contatti, che per il 76% è fondamentale per avere successo. Seguono infine la parità di accesso alle opportunità (75%) e il livello di istruzione (74%).

Le opportunità che si cercano per migliorare la propria condizione
La ricerca ha fatto inoltre emergere che la grande maggioranza delle persone è alla ricerca di opportunità legate al lavoro (87%) e alle opportunità sociali (59%). Quasi un terzo delle persone è poi a caccia di opportunità di apprendimento o istruzione (29%), guidate innanzitutto da chi desidera apprendere una nuova competenza (19%). Anche nel nostro paese i trend sono praticamente questi.

Le cose fondamentali per vivere bene
La ricerca ha cercato anche di far emergere quali sono quelle cose che aumentano sensibilmente la qualità della vita. Dai risultati è emerso che per il 50% degli intervistati a livello mondiale “vivere bene” significa godere di buona salute, con l’Europa che lo considera l’aspetto più importante rispetto alle altre zone del mondo. Al secondo posto c’è l’indipendenza finanziaria (29%), con il Brasile e il Messico al di sopra della media globale, al terzo posto avere una relazione appagante con il partner, con il Nord America al di sopra della media globale. Anche per il 56% degli italiani la salute è il fattore più importante, seguito dall’indipendenza finanziaria (33%) e dal lavoro stabile (28%).

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