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Microsoft punta a sovrapporre la realtà virtuale alla vita reale grazie al progetto DreamWalker

Con DreamWalker Microsoft sta cercando di trasformare il nostro modo di interagire con l’ambiente che ci circonda, facendo immergere gli utenti in una realtà virtuale che si sostituisce integralmente a quella normale mentre ci si muove.

 

I dettagli del progetto
In un documento ufficiale pubblicato recentemente, i ricercatori Jackie Yang, Eyal Ofek, Andy Wilson e Christian Holz hanno previsto “un futuro in cui le persone trascorreranno molto più tempo nella realtà virtuale, anche durante i momenti in cui camminano tra luoghi nel mondo reale”. Per rendere possibile questa previsione, i quattro esperti hanno messo a punto un sistema di VR (realtà virtuale) che consente ai suoi utenti di camminare nel mondo reale, osservando però non le cose che stanno fisicamente intorno a loro, ma quelle presenti in un luogo virtuale scelto precedentemente.

DreamWalker ha lo scopo di mantenere gli utenti completamente immersi nel mondo virtuale facendogli evitare gli ostacoli fisici presenti in quello reale. Per fare ciò, l’intelligenza artificiale del software trova un percorso nell’ambiente virtuale simile a quello che l’utente sta percorrendo fisicamente.

Per riuscire a compiere questa operazione è stato messo a punto un sistema di tracciamento che utilizza posizioni GPSe vari altri sensori avanzati per guidare con precisione gli utenti e farli rimanere sulla strada giusta, aiutandoli a evitare tutti gli ostacoli e portandoli sani e salvi a destinazione, il tutto mantenendoli completamente immersi in un mondo virtuale che si adatta dinamicamente a quello reale.

Il test e i limiti di DreamWalker
Il sistema è in fase di sperimentazione ed è stato recentemente testato su alcuni volontari a cui è stato chiesto di attraversare il campus di Microsoft mentre passeggiavano in centro a Manhattan nel mondo virtuale. Il video del test può essere visionato cliccando qui: video test DreamWalker

Chiaramente ci vorrà ancora diverso tempo prima che il sistema venga commercializzato. Infatti nella sua versione odierna, le scene in VR non sono un’autentica alternativa al mondo reale: assomigliano alle schermate di un videogioco dalla grafica non particolarmente avanzata. Non si è dunque ancora in grado di sostituire completamente la realtà come si vede in tanti film e serie tv di fantascienza. Nel giro di qualche decennio però, sistemi simili a questo potrebbero costituire una specie di “realtà sovrapposta” che fonderà reale e virtuale in maniera completa, permettendoci di vivere in una sorta di mondo parallelo.

 

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